martedì 28 novembre 2017

Quello che i preti non dicono e gli scienzati non sanno




Nella proposizione 6.41 del Tractatus Ludwig Wittgenstein scrive: “Il senso del mondo dev’essere fuori di esso. Nel mondo tutto è come è, e tutto avviene come avviene; non vi è in esso alcun valore – né, se vi fosse avrebbe un valore. Se un valore che abbia valore v’è, esso deve essere fuori d’ogni avvenire ed esser-così. Infatti, ogni avvenire ed esser-così è accidentale. Ciò che li rende non accidentali non può essere nel mondo, chè altrimenti sarebbe, a sua volta, accidentale. Dev’essere fuori del mondo.” Non posso che confermare. Leggo la Realtà con gli occhi dello spirito e ciò non mi ha mai ingannato, poiché tutto è riconducibile all'invisibile per chi sa vedere. Scorgo sin da bambino cose che altri non notano o fingono di non vedere, tutto un mondo dentro il mondo che vive e respira insieme a noi. Le fiabe che le nostre mamme e nonne ci raccontavano, al di là del valore pedagogico, avevano l'intento di avvertirci della presenza di potenze terribili e di angeli protettori, di tesori inestimabili che simboleggiavano la conoscenza, di lealtà, coraggio, fede, ma pure di tradimenti e ingiustizie, una narrazione di un livello altro della percezione ma di cui è intrisa la realtà cosiddetta ordinaria. Poi il sistema ci ha scolarizzato, ed è cominciato quel processo di ridimensionamento delle nostre facoltà, di ottundimento dei sensi incantati che ci permettevano di sbirciare oltre il visibile. Pochi soltanto son sopravvissuti a questo processo e vengono trattati come disturbati mentali o eretici, più pericolosi dei criminali perché osano opporsi al comun sentire e alle Istituzioni. Il processo di acculturazione forzata imposto dal sistema riguarda soprattutto il linguaggio e l'uso delle parole, i cui significati ballerini sono decretati dai vertici della piramide occhiuta come corretti o meno. Ho imparato presto che il linguaggio umano è la peggior trappola per capire l'uomo e il mondo. Il linguaggio è il silenziatore della verità, a meno che non sia il Logos giovanneo, la Parola Vivente a far luce su chi siamo e qual è il nostro destino.

C'è un lato pesante e feroce della sovversione di ogni principio e valore umano e, soprattutto, contro Dio. Chi c'è dietro lobby finanziarie capaci di far morir di fame il popolo greco? Chi programma olocausti? Chi decide cosa è giusto e cosa non lo è a parte Dio? V'è un ordine che si nasconde dietro le quinte della Storia per orientare il suo procedere? I cospiratori sono in combutta con i teorici del complottismo? Ci sono parole tabù che non si possono nemmeno alludere, pensieri interdetti, centrali del consenso, li scovo semplicemente guardando otto-e-mezzo della signora Gruber, la simpaticona per niente faziosa che su La7 ospita personalità della politica e della cultura italiana e non solo. Sì, quando ascolto certi personaggi famosi avverto la sensazione di trovarmi di fronte a qualcuno che sa, che appartiene a mondi diversi dal mio, lontani anni luce dal Bene. Fuori i nomi? Un giornalista che si diletta di storia, un filosofo gnostico-marxista e per di più barbuto prestato alla politica, un analista strategico americano, un commentatore di cronaca parlamentare educato ed enciclopedico, insomma personcine a modo che sento avverse, sì, l'ho detto, perché non si può? Innanzitutto perché anticristiane, vuoi per nascita che per scelta ideologica, e poi per una certa aura a bassa frequenza che li contraddistingue. Ecco, lì vedo qualcosa di sinistro, già, più che di sinistra (sarebbe il meno). Conflitti millenari, scontri epici, metafisica che irrompe nella Storia dell'umanità, resi manifesti, oggi, da brevi tratti, da episodi all'apparenza insignificanti, da paroline dette e non dette magari durante un talk show in televisione. Piccole cose, è vero, ma che proiettano un'ombra lunga.

Poi c'è un lato leggero della sovversione, meno cruento ma non per questo poco efficace. Le parole d’esordio del brano Aquarius della celebre commedia musicale Hair, ben introducono il tema: “Armonia, lealtà, chiarezza / Simpatia, luce e verità… / Nessuno ne sopprimerà la libertà! / Nessuno ne imbavaglierà lo spirito! / La mistica ci consentirà di comprendere / E l’uomo imparerà di nuovo a pensare / Grazie all’Acquario! Grazie all’Acquario!”. Sostengono i new agers: ci si salva da soli, si può seguire una via spirituale senza religione di riferimento, tutto è uno, una è la sostanza universale, tutto è vibrazione, noi dobbiamo liberarci dalle catene del sistema, dalle religioni istituzionali. Il movimento culturale new age sorto sul finire degli anni sessanta, sembrava spontaneo e, come spesso dico, non era tutto da buttare, anzi. Gnosi semplificata, orientalismo riveduto e corretto, spiritualismo senza dogmi, musica meditativa, pratiche di realizzazione interiore, un minestrone dal sapore corposo, interessante, magari ingenuo per certe posizioni dottrinali, comunque tentava di fondere fisica quantistica e spirito, anarchismo senza violenza e liberazione dell'individuo dalle pastoie del sistema, considerato opprimente e autoritario. Ma era tutto spontaneo? Il bisogno d'assoluto dell'uomo è senza tempo e malgrado le fasi storiche oppressive, emerge comunque. Il Secolo XX° ha prodotto genocidi, sofferenze e dolori immani, è stato imbrattato da filosofie aberranti (nazionalsocialismo), psicologia riduzionista (Freud), materialismo storico (marxismo e leninismo), pragmatismo americano, insomma un pesante fardello che ha chiuso l'umanità sotto un cielo di piombo. C'era voglia di luce, di volare alti. È più che legittimo, direi. Ma non tutto è oro.

Più volte ho visto l'ecosistema satanico tracimare nell'ordinario mondo borghese, agnostico, preso e risucchiato dal sociale, immerso dal lavoro stressante che comporta uno stato nevrotico permanente. Più volte ho compreso che la disabilità peggiore dell'uomo contemporaneo sia la cecità di fronte all'invisibile. Un “mondo secondo” ci sovrasta, luogo dell'essere e del non-essere in cui Luce e Tenebre si sfidano senza quartiere. Il Male esiste ed è presente. A cominciare da certi mostri, nelle cui mani finiscono le redini del comando, le sorti dell'umanità gettata sulla via dell'impero del Male e ciò dal Rinascimento. Gli effetti si fanno presto sentire attraverso i moti rivoluzionari, al sordo tonfo della ghigliottina, al diffondersi del sistema bancario internazionale, l'irrompere del capitalismo e la sua ancella, il liberismo. Ma per il nuovo paradigma bisogna attendere il movimento del '68 (nato già dai piani massonici secoli prima) che a volte trova esplicitazione in una peste psichica di tipo paranoico, che, dal 1980 in poi, ha dilagato in forme diverse. La nuova cultura, la cosiddetta cospirazione dell'Acquario come la descrive Marylin Ferguson, sforna incessantemente rock nella sua forma trasgressiva e rivoluzionaria (dai Beatles, perniciosi, ai Pere Ubu fino ai Joy Division, interessanti), filosofie (scuola di Francoforte e il nuovo catechismo olandese), tecnologie interiori (Osho, nefasto, Aurobindo, eccellente), uso di droghe psichedeliche per alterare le coscienze e condurle verso paradisi artificiali (cfr. Aldous Huxley, Ugo Leonzio e l'etnobotanico Terence McKenna), ma soprattutto rinnova il culto luciferino (il promotore culturale di riferimento della new age, David Spangler) fino a versioni contraffatte di traumi veramente accaduti di possessioni e rapimenti. Insomma, dietro questi fenomeni, si nascondono circoli organizzati che si adoperano in ogni modo per rievocare l'abisso oscuro e riportarlo sulla terra. Il cristianesimo che ha dalla sua millenni di lotta contro tali forze, di nuovo si trova a fronteggiare l'antico Nemico che sembra diventare più forte che mai. Purtroppo pure la Chiesa subisce la stretta soffocante del mostro infernale, proprio quando dovrebbe chiudere la porta della città, è più debole e fiacca: aprendo al mondo per inondarlo di Cristo (Concilio vaticano II°) eccoti la contromossa, il mondo entra dentro e l'oscura. Non sarà certo la scienza, che affronta la questione in termini di analisi e verifica e non di fede, in grado di fornire risposte e mezzi convincenti al problema dell'origine del Male, che si manifesta in aggressività distruttiva, dagli assassini seriali ai presunti raptus omicidi di padri di famiglia, fino alla scomparsa sospetta di bambini, alle reti internazionali di pedofili che poggiano sulla connivenza dei poteri forti. Rita Levi Montalcini pensò di esaurire la questione con la teoria secondo la quale l'homo sapiens contemporaneo dispone di un cervello tripartito frutto di accumulazioni successive. Il primo sarebbe quello che lo scrittore Arthur Koestler definì “cervello rettiliano”. Questo cervello arcaico, rappresenta la componente filogeneticamente più antica che si formò 200 milioni di anni fa. Il comportamento dei rettili è strutturato per la difesa del territorio, l'offesa e la difesa dai nemici, ed ha un'organizzazione gerarchica simile a quella dei mammiferi, che hanno tonalità affettiva e dai quali abbiamo ereditato il secondo cervello. I due cervelli ereditati dai rettili e dai mammiferi sono inglobati nel nostro mantello cerebrale. Nell'uomo, il mantello neocorticale ha avuto una forte espansione, che si riflette nell'aumento esplosivo delle sue capacità intellettuali. Lo sviluppo della neo-corteccia in un tempo di 2 milioni di anni, sarebbe la causa prima della disparità tra lo sviluppo dell'intelligenza e quello del comportamento. Secondo i neuro-fisiologi sarebbe possibile riscontrare, nelle manifestazioni stereotipate e ritualistiche dell'uomo di oggi, un'analogia con quelle tipiche dei rettili, e in quelle emotive, una somiglianza con quelle dei mammiferi. Il demonio viene identificato col serpente, simbolo del male. Ma non sarebbe un male esterno a noi, come suggerisce la religione, ma interno a noi, nel cervello. Per la Montalcini si tratterebbe di un errore evolutivo dell'uomo e sebbene lo scagioni da una responsabilità diretta delle aberrazioni del suo comportamento, questa ipotesi getta una luce sinistra sul futuro. Io che non ho fatto le scuole alte, ma che comparo, confronto, sperimento, questa ipotesi di uno sbaglio evolutivo (commesso da chi? da un dio che avrebbe voluto dare spazio al suo eterno nemico?) non mi convince, neppure all'interno dell'ambito scientifico. Non spiega il male, così come la religione non è sempre scudo adeguato a fronteggiare satana.

Esistono luoghi maledetti, vampiri psichici pronti ad azzannare gli uomini disattenti, vi sono pure stregoni in grado di sostituire anime, di trasferire infezioni invisibili per generazioni; esiste il Male, quello tremendo, insopportabile, che penetra ogni anfratto del disastrato inconscio e lo rimesta, lo manipola, fino a farlo tracimare e rendere folle l'uomo incauto. Dirci moderni e perciò emancipati dai secoli bui, è una mortale fesseria che può costarci l'anima.
Noi cristiani dobbiamo poter contare su dati certi dottrinari e sulla salvaguardia dei fondamenti primi della nostra fede, da un lato per difenderci da coloro che denigrano la tradizionale missione della Chiesa contro le forze del male e dall'altro contro chi si impegna in tale opera senza un'adeguata esperienza. Le Sacre Scritture ci insegnano che Gesù Cristo si incarnò per liberarci dal male e aprirci le porte del Regno di Dio. I secoli successivi di contro hanno visto protagonista progressivamente il principe dal mantello rosso in ogni angolo della terra, e come padre di ogni male ha istruito molti figli. Come feroce reazione a NSGC ha tentato con ogni mezzo di sigillare il Regno di Dio con l'aiuto di gerarchie religiose cieche e sorde.
Uno degli aspetti caratteristici della mia vita è lo straordinario numero di segni e di coincidenze significative, di combinazioni, di incontri fatidici, che hanno giocato un ruolo importantissimo in tutta la mia attività di occultista (uso tale termine in senso molto vasto e fuori da ogni appartenenza a conventicole e congreghe). Occupandomi di materie oscure secondo la definizione scandurriana, mi sono imbattuto molte volte nel mondo demonico e devo dire che l'esperienza ancor prima che la conoscenza (a volte vanno di pari passo) mi è stata di aiuto in talune circostanze. Non credete che solo i preti possono occuparsi di tali faccende, il combattimento contro satana riguarda ogni essere umano, ebreo islamico cristiano indù buddhista o anche ateo, tutti e nessuno escluso. Se ogni persona è bersaglio di forze oscure, non tutti sono in grado però di affrontarle e vincerle. Quello che ognuno sa fare è per me come un dono e chi non lo possiede non può sperare di crearlo dal nulla. In questo ambito alquanto incerto, elusivo, terribile, non c'è alta carica, stellette, gerarchie che tengano. Ho visto sacerdoti fuggire a gambe levate di fronte a posseduti o a fenomeni di infestazione, ferventi cattolici farsela sotto, tutto ciò per dire che ci vuole il fisico per certe imprese.
Al contrario di quanto andava sostenendo il buon padre Amorth, non credo che milioni di piccoli diavoli siano bramosi di impossessarsi dell'anima degli uomini. Le cose sono più complesse e insolite. Il mondo oscuro è penetrato nella nostra realtà e gli è stata permessa la possibilità d'azione sempre maggiore a causa della mancanza di fede e nella pessima pastorale dei preti progressisti, tutti impegnati a dire come si debba organizzare la riffa per guadagnare soldini utilizzabili per i nostri fratelli migranti, e poco attenti alla salvezza delle anime. Il diavolo non è più di moda e tale moda l'ha inventata lui, ovviamente. Vedere ovunque l'azione del demonio o non vederla affatto sono due grossolani errori.
Il diavolo è spinto dalla brama di potere e di vendetta sugli uomini, ci riesce nel momento in cui facciamo un cattivo uso del libero arbitrio e quando invertiamo il Bene col Male; tuttavia senza tentazione non potrebbe esistere libera volontà.
Mi è difficile da spiegare perché fin da ragazzo ho avuto sensitività e predisposizione a certe cose. Che cosa rese Handel capace di comporre musica? Io credo che ogni cosa operante in favore della vittoria della Luce sulle Tenebre sia un dono di Dio. Certo si deve perfezionare le proprie capacità ma il successo è assicurato (quando ciò accade) solo se si hanno già in partenza abilità innate, i talenti necessari per muoversi contro il lato oscuro della Realtà. Alla fine questa attitudine è più un'arte che una scienza. Più volte ho descritto per sommi capi cosa sia la pratica magica o comunque la si voglia chiamare, ma un breve ripassino non sarà inutile.
I profani credono che l'Immaginazione sia qualcosa di irreale. Invece è realissima, eccome. Quando immagino, costruisco effettivamente una forma sul piano eterico; e questa forma è oggettiva per gli eventi intelligenti di quel piano quanto lo è per ognuno di noi l'ambiente terreno. Codesta forma può avere solo un'esistenza transitoria, che non produce risultanti importanti; oppure può essere vitalizzata e usata per scopi elevati, benigni, oppure maligni. Per praticare la magia è necessario chiamare in azione tanto l'Immaginazione quanto la Volontà, poiché si equivalgono nell'opera. L'Immaginazione però deve precedere la Volontà per produrre il massimo effetto possibile. La Volontà senza nessun aiuto, può irradiare una corrente che non può essere del tutto inoperante; tuttavia il suo effetto è vago, indefinito, perché la Volontà priva di aiuto non irradia altro che la corrente o forza. L'Immaginazione, senza aiuto, può creare un'immagine che deve avere un'esistenza di durata variabile; eppure non può fare nulla di significativo, a meno che venga vitalizzata e guidata dalla Volontà. Tuttavia, quando entrambe sono congiunte, quando l'Immaginazione disegna un'immagine e la Volontà dirige ed usa tale immagine, si possono ottenere effetti meravigliosi. Quando si ha a che fare con entità oscurate, la mente e il corpo dell'operatore svolgono un compito determinante. Il controllo dell'Immaginazione e una Volontà forte, decisa, diventano basilari per la neutralizzazione delle influenze scaturite da quella malvagia presenza. Il corpo come tempio dell'Anima, va altrettanto addestrato, rendendolo puro, sano, non contaminato da droghe e alcolici. In battaglia dobbiamo poter contare su di noi, aspettarci aiuti celesti non è errato, ma appoggiarci solo su quelli è azzardato oltremodo. Un altro aspetto importante, da tener conto, è il valore rituale, la manifestazione visibile di un fenomeno interiore e invisibile. Le parole di potenza, molte delle quali ricavate dalla Bibbia, sono nella maggior parte rivolte alle persone presenti e non alle misteriose entità. In molte occasioni infatti ho effettuato operazioni magiche senza proferire parola, servendomi esclusivamente del pensiero risonante, analogico, immaginifico, che spesso riesce a fornire alle mie facoltà un potere ancora maggiore.

Sono fermamente convinto dell'esistenza e della presenza delle forze maligne come di quelle benevoli (non esiste il neutro nel campo delle energie, o aggreganti o disgreganti) ed ho constatato che la società attuale, altezzosamente infantile nel credere di dominare l'atomo e quindi la realtà, stenta ad accettare come reale un fenomeno creduto inverosimile. Ci sono cose al di fuori degli ordinari schemi mentali, ancora sconosciute e misteriose. Chi le nega a priori, dimostra solo ignoranza se non paura.
La Luce si è fatta strada, sta a noi seguirla per non imbatterci in sentieri lontani da Dio.

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