domenica 10 luglio 2011

CONTRO I PROFESSIONISTI DEL COMPLOTTISMO


Ormai non passa giorni che sul Web non si leggano le più fantasiose teorie complottistiche cospirate da chissà quali orde di rettiliani. Questa nuova moda non fa altro che “annebbiare” il giusto binocolo con cui si dovrebbero osservare quelli che sono i veri di gruppi di potere tecnocratico. Il riferimento a lobby quali il Club Bilderberg o similari viene praticamente automatico. Ma l’informazione (s)corretta ha non poche difficoltà a difendersi da questo continuo propagarsi di derive complottistiche. Ciò non toglie che vi sia un dietro le quinte, un ulteriore livello che governa i potenti di questo mondo. L'ho non solo teorizzato, ma raccontato e descritto nei particolari. Senza bisogno di caricare, inventare, immettere effetti speciali.
La rete internet che ha permesso una certa libertà e divulgazione di idee ha di fatto anche annebbiato il limes tra fantascienza e realtà. Per uccidere l’informazione spesso basta affogarla nell’eccesso di essa e nell’esasperazione degli spazi di fruizione, più che nel negare gli spazi stessi. Comunque io diffido sempre dal ”vetero-complottismo” perché è riduttivo e soprattutto inibisce le difese immunitarie, dando per scontati dei processi storici tutt’altro che scontati. Serve una prassi fuori dalle dialettiche riconducibili alla linearità della storia e dalle dirette filosofie che ne discendono. Con una immagine:  prepariamoci per una “sfera caotica” dove tutto può accadere, piuttosto che per un “cerchio lineare determinato” in cui quel che accade è già scontato. Come gestire il kaos avanzante? Manteniamoci costantemente presenti dentro la nostra pelle, esercitarci attraverso tecniche di accesso, avere una condotta secondo un codice cavalleresco, disprezzare il facile comodo, disprezzare l’inutile lusso, essere uomini raffinati, ma essere uomini fermi. Mantenere la fedeltà della parola. E nel fisico esercitarci a combattere. Giorno verrà che sarà necessario esser pronti.

domenica 3 luglio 2011

ALLARME, ALLARME, GLI ALIENI SONO TRA NOI!




È ormai una moda culturale diffusa in certi ambienti spiritualistici e antagonisti al sistema dominante, ritenere scontato l’imbestialimento definitivo e irrevocabile dell’uomo, io però non sarei così drastico in quanto l’uomo, come ente naturale generico e perciò libero, non può essere addomesticato, se non imperfettamente e per un tempo molto breve. Io non ho paura delle utopie negative tipo Brave New World di Huxley o 1984 di Orwell, che sono altrettanto irrealistiche e inapplicabili delle utopie positive rassicuranti. E non credo neppure a David Icke, agente coperto dell' MI6 di Sua Maestà Britannica, che ben si innesta in quel milieu alternativo di persone che non credono a tutto quello che si racconta nei tg. Il suo lavoro principale è quello di svolgere la funzione di denunciare l'esistenza di gruppi, potentati economico-finanziari, alieni e maghi ancestrali che dietro le quinte della storia operano indisturbati, al fine di dominare i popoli; implicitamente, Icke afferma pure che chi governa il mondo è così potente e senza scrupoli che non lo si può sconfiggere. A meno ché non si vinca con l'amore universale, come sostiene sempre alla fine dei suoi ponderosi libri, lasciando intendere banalmente che il potere del sentimento umano sia in grado di sconfiggere il male per cambiere il mondo. Ma allora esiste o non esiste un complotto mondiale atto a governare popoli e coscienze? Il giornalista inglese sul libro paga dei servizi, assume pure quel particolarissimo ruolo ben delineato presso tutti gli uffici diplomatici di mezzo mondo: monopolizzare l’opposizione per facilitare la repressione nel regime.

Il Mondialismo attua in effetti la repressione, anche attraverso la partecipazione attiva nel meccanismo totalitario dei cosiddetti esperti di complottismo. Se l'ufologo Pinotti, il ricercatore Malanga, lo gnostico Mike Plato, gridano al mondo intero che alieni-demoni ci stanno 'fottendo' la vita, che demiurghi cattivi si infiltrano nelle menti di politici, preti e intellettuali, anch'essi rientrano nell'operazione Invasione. Non sono oche del Campidoglio che ci avvertono del pericolo, lo amplificano fino a renderlo banale e inverosimile. Come del resto fa David Icke, quando asserisce che i potenti del mondo sono dei lucertoloni travestiti con pelle umana. Leggetevi il bel libro per i tipi dell'Adelphi, Il Grande Gioco, di Peter Hopkirk, sulle diplomazie imperialiste inglese e russa, che nell''800 si contesero l'Afghanistan, l'Iran e l'Asia centrale, e capirete che certi giochi tragici del Potere son sempre gli stessi.

I protagonisti di tale strategia stanno preparando uno stato di coscienza collettivo di non belligeranza, di anomia, di nichilismo, per distruggere quelle categorie dell'anima che fanno di un uomo un uomo libero: l'intelligenza, la volontà e il sentimento. O sono scettico sulla presenza di extraterrestri ostili sulla terra, oppure vi credo senza se e senza ma, alla fine posso essere reso impotente se non conosco i meccanismi di pressione, di condizionamento, di alienazione che il nemico, chiunque esso sia, sta attuando indisturbato. Non vi sono due fronti contrapposti, due fazioni con identità definite. Il nemico è tra noi, silenzioso o mascherato da guida. Difficile scoprirlo. Impossibile vincerlo se siamo addormentati.

A furia di gridare 'al lupo, al lupo', quando sarà palese la presenza del predatore, saremo tutti intenti a leggere dei post che denunciano al mondo intero che gli alieni son tornati. Se temi l'assalto della bestia, copriti prima le spalle.