venerdì 11 luglio 2014

APPELLO AI NON DORMIENTI

Viviamo il Kali Yuga, una stagione che nell'immaginario mitico indù sta a indicare l'età oscura, l'ultimo momento ciclico prima di un nuovo Satya. È il declino appena prima della fine: caduta di ideali, estetica, assenza di stile. Mancano i sogni. Eppure noi, nei momenti più disperati dell'esistenza si guarda al sogno come a qualcosa di vivo che è lì davanti a te, lo puoi andare a cogliere con le tue mani. Io e forse pochi altri ci rivolgiamo ai non dormienti, tanto per usare un'espressione guenoniana, ricordando che la verità non è quella che appare.
Il nostro è un paesaggio popolato da inquieti cercatori di segreti runici, ma declinati nell'oggi, come un memoriale di cui non puoi fare a meno perché è una seconda pelle. Siamo una genia di gente in rivolta con il proprio tempo, meravigliosamente solitari, inguaribilmente amanti della bellezza della differenza. Dobbiamo rimanere sempre liberi, sapendo di dover scegliere ad ogni crocicchio.