"È stata una guerra, un
lungo combattimento durato trecento anni, cominciato dagli apostoli e
proseguito dai loro successori e dall’onda delle generazioni
cristiane. Dopo San Pietro i trentadue vescovi di Roma che gli sono
succeduti sulla cattedra hanno, come lui, subìto il martirio.
Durante i tre secoli successivi, la cattedra romana fu un
patibolo che procurava sicuramente la morte a chi veniva chiamato.
[…] In questa guerra tutti i re e tutte le forze della terra
si trovavano da una parte, mentre dall’altra non vedo nessun
esercito, ma una misteriosa energia, alcuni uomini sparpagliati qua e
là nelle varie parti del globo e che non avevano altro segno di
fratellanza che una fede comune nel mistero della Croce. […]
Potete concepire un morto che fa delle conquiste con un
esercito fedele e del tutto devoto alla sua memoria? Potete concepire
un fantasma che ha soldati senza paga, senza speranza per questo
mondo e che ispira loro la perseveranza e la sopportazione di ogni
genere di privazione? Questa è la storia dell’invasione e della
conquista del mondo da parte del cristianesimo. Ecco il
potere del Dio dei cristiani e il miracolo perpetuo del progresso
della fede. […] I popoli passano, i troni crollano e la chiesa
rimane. Qual è, dunque, la forza che mantiene in piedi
questa chiesa, assalita dall’oceano furioso della collera e
dell’odio del mondo? [….] Che abisso tra la mia
profonda miseria e il regno eterno di Cristo, pregato, incensato,
amato, adorato, vivo ancora in tutto l’universo”.
Napoleone Bonaparte
Napoleone Bonaparte
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