giovedì 7 marzo 2013

I FIUMI CHE TUTTO TRAVOLGERANNO


I fuochi sulle colline stanno prendendo vigore e muti sacerdoti dell'antico culto serpentino, sacrificano agnelli agli dèi alieni. Il drago è alle porte e spinge, ma ha trovato la porta socchiusa. Ladri e traditori son sempre disponibili per servire l'oscuro padrone.

Si addensano sempre più presagi di malasorte. Crepi l'astrologo, dirà qualcuno. Ma è in mala fede o vile. Le cronache giornalistiche sono un capagno di  fregnacce: notizie sbrindellate che non fanno capire e non vogliono far capire. La capacità dell'ignaro cittadino di comprensione è pari a zero, bombardato com'è da miriadi di notizie. Più ricevi dati e più assorbi, più assorbi e più sei gravido fino a scoppiare. 
Il mondo come lo conosciamo sta per rivoltarsi dal suo assetto cosmico, ma nella mente trafficata della gente affiorano soltanto news come lo show mediatico dei cardinali in Vaticano, le stronzate della nostra classe politica che volutamente ignora la crisi profonda e senza uscita in cui ci troviamo noi, poveri disgraziati, gioca sul teatrino del potere. Siamo ammorbati di puttanate senza soluzione di continuità. Il baratro è prossimo e ci stanno cadendo intere nazioni. Si arriverà che scenderemo tutti in strada ad assaltare i supermercati per mancanza dei beni di prima necessità, ma saremo ingabbiati e bastonati a sangue. Niente e nessuno potrà rimettere le cose a posto. Niente e nessun umano sarà in grado di ribellarsi e rompere le catene verso la libertà. Sembra che le antiche profezie debbano compiersi fin nei minimi particolari. Sembra che ciò lasci indifferenti i potenti di questo mondo: marmaglia spregevole votata all'autodistruzione. Il popolo non ha le risorse per reagire, piegato dall'indigenza galoppante. Cosa ci rimane da fare? Cosa possiamo contrapporre alle orde barbariche? Non dimenticare ciò che fummo veramente. Non rinunciare alla fede in una dimensione trascendente dell'esistenza, e rimboccarci le maniche per difendere la nostra anima da quanti vogliono annientarla. Non molliamo, non lasciamoci convincere dai pifferi di montagna che bisogna chinare il capo di fronte al sistema. In noi vi sono le chiavi per aprire i fiumi che tutto travolgeranno, e allora si avvertirà un'aria nuova, pulita, refrigerante, e i cieli risplenderanno come mai e la terra ci darà tutto quello di cui avremo bisogno. Quanti saranno in grado di aprire i propri rubinetti mentali? Pochi, molti, non lo so. So però che conta iniziare, il resto sarà inevitabile.